ISTRUZIONI PER L'USO (#22)


In questo post vedremo le operazioni base che si effettuano quando si utilizza uno spettrofluorimetro, in particolare è stato preso come riferimento il Fluorog-3 modello FL3-12 di Horiba.

1) Accendere lo strumento (tramite il pulsante apposito), il computer e il monitor di riferimento.

2) Verificare che lo strumento sia calibrato correttamente.
Il primo passo è il controllo del monocromatore di eccitazione:

  • Tramite il software installato sul computer, lanciare un esperimento senza campione e selezionando la voce "eccitazione".
  • Il risultato sarà un grafico: se il picco del grafico corrisponde alla massima intensità della fonte luminosa (indicata sul manuale d'uso), il monocromatore d'eccitazione è calibrato.
  • Se i due valori non corrispondono, occorre impostare nuovamente l'esperimento.
  • L'esperimento non va lanciato, ma va scelta l'opzione di controllo in tempo reale(CTR).
  • Si ripeterà il grafico precedente ma la finestra permetterà di modificare e correggere i valori.
calibrato
non calibrato

Si prosegue controllando anche il monocromatore di emissione:

  • Con una pipetta, riempire 2/3 di una cuvetta con acqua distillata e posizionarla nel comparto del campione.
  • Lanciare un esperimento selezionando la voce "emissione".
  • Il risultato sarà di nuovo un grafico e come prima se il picco corrisponde al valore riportato sul manuale, anche il secondo monocromatore è calibrato.
  • Se i risultato non corrispondo, è possibile calibrare il monocromatore di emissione seguendo le stesse procedure effettuate per il monocromatore di eccitazione.

3) Con una pipetta, riempire la cuvetta con la soluzione da analizzare. E' raccomandabile utilizzare dei guanti per non danneggiare la cuvetta e pulirla con un panno per lenti prima dell'inserimento.

4) Inserire la cuvetta nell'apposito comparto.

campione colpito dalla luce

5) Tramite il software, accedere al menù, lanciare un nuovo esperimento e impostare i parametri desiderati (lunghezza d'onda d'eccitazione, range della lunghezza d'onda di emissione, ecc.).

6) Nominare il file dell'esperimento.

E' possibile verificare quale sia una buona
lunghezza d'onda per l'eccitazione in base
al colore emesso dal campione se illuminato
da luce UV.




7) Eseguire l'esperimento: il risultato sarà un grafico, frutto del rapporto fra intensità del segnale ottenuto dal fotomoltiplicatore (ricavato dalla luce emessa dal campione) e intensità della luce di eccitazione.

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