OGGETTI E LETTERATURA (post bonus)
Il libro narra sostanzialmente di una giovane ragazza che, vittima del disturbo di personalità multipla, commette un omicidio senza ricordarsene e viene imprigionata. Un dottore si occupa del caso e riesce poi a farla scarcerare provando appunto l'esistenza di questo disturbo.
Durante la lettura mi è capitato di riflettere gli oggetti presenti nel libro e sul loro ruolo nella narrazione ed uno di questi in particolare è essenziale allo sviluppo della storia: il fazzoletto.
Si tratta di un semplice fazzoletto di cotone bianco con un motivo di nontiscordardimé azzurri, che viene donato alla protagonista da un'amica, Mary, la quale a sua volta lo aveva ricevuto in dono dalla madre.
Questo semplice accessorio ha una grande importanza per due motivi:
1) Viene utilizzato come "arma" per compiere uno dei due omicidi e, proprio per questo, viene indicata come colpevole la protagonista.
2) E' l'oggetto che rivela la verità, cioè che la protagonista è vittima di un disturbo di doppia personalità e che per l'appunto non è stata realmente lei a compiere l'omicidio ma "l'altra Grace", che altri non è che Mary, insinuatasi nel corpo e nella mente di Grace una volta morta.
Infatti quando Grace è sottoposta a ipnosi dichiara (citando testualmente):"Che peccato, perdere quel fazzoletto! Ce l'avevo da tanto. Era di mia madre. Avrei dovuto tirarlo via dal collo di Nancy. Ma James non me l'ha lasciato prendere, e neanche i suoi orecchini. Era macchiato di sangue, ma bastava lavarlo".
E' proprio grazie a questa affermazione che la seconda personalità (quella di Mary, vera autrice del delitto) viene rivelata e il dottore riesce a scagionare Grace.
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